Pitture e vernici intumescenti: cosa sono e a cosa servono?

Gli edifici civili e commerciali sono continuamente esposti al rischio incendio e le cause possono essere differenti: un banale cortocircuito, oppure una disattenzione nello svolgimento di processi produttivi che utilizzano il fuoco. Al fine di proteggere questi ambienti dalle fiamme e ridurne i danni, vengono adoperate delle pitture e vernici intumescenti.

Pitture e vernici intumescenti: di cosa si tratta?

Il termine intumescente si riferisce al comportamento di un “corpo” che tende ad aumentare di volume in risposta a una causa esterna. L'etimologia della parola intumescente deriva dal latino "intumescens", participio presente di intuměscere, ovvero “gonfiarsi”. Le pitture e vernici intumescenti sono costituite da additivi intumescenti che, a temperature di 200°, tendono a reagire gonfiando la pellicola di pittura/vernice e creando una schiuma compatta e densa, termoisolante. Questo sistema di isolamento si attiva solo in caso di rischio incendio effettivo, particolarmente utilizzato per incrementare le misure di sicurezza, finalizzate alla protezione al fuoco di edifici, strutture o singoli ambienti. Tra le caratteristiche di queste particolari pitture e vernici troviamo soltanto aspetti positivi: non sono particolarmente invasive quindi non alterano l'aspetto estetico della struttura. Possono essere applicate in qualsiasi momento, anche in caso di ristrutturazione o riqualificazione antincendio di una struttura.

Pitture e vernici intumescenti: a cosa servono?

All'interno di abitazioni, così come negli uffici e luoghi di lavoro, sono presenti molti oggetti che possono innescare un principio di combustione. E non ci riferiamo soltanto alle fiamme dei fornelli o agli accendini, ma anche alle apparecchiature elettriche ed elettroniche presenti negli edifici e che possono andare incontro ad un corto circuito. Per non parlare anche di tutte quelle aziende che lavorano quotidianamente con alte temperature, dove i fattori rischio incendio aumentano a dismisura. In tutti gli ambienti esposti a rischio (abitazioni, uffici, luoghi pubblici, scuole, ospedali), vengono applicate le vernici intumescenti, che sono sempre più richieste. Questo sistema, oltre a proteggere la struttura edilizia, è in grado di ritardare la propagazione dell'incendio e di conseguenza, può allungare i tempi massimi necessari per l'evacuazione delle persone che si trovano all'interno dell'edificio che ha preso fuoco.

Pitture e vernici intumescenti: le diverse tipologie

Queste vernici rientrano nei sistemi passivi di protezione dal fuoco, tendenzialmente chiamati secondo un acronimo, che riassume le parole resistenza, ermeticità e isolamento nella sigla REI. Le vernici intumescenti possano iniziare a sviluppare la loro azione contro gli incendi senza che sia richiesto l'intervento dell'uomo. Infatti il meccanismo si attiva autonomamente, in base a un processo chimico, a seconda della temperatura circostante. Queste vernici trovano applicazione in contesti differenti e vengono utilizzate per la protezione di superfici che presentano caratteristiche differenti, e di conseguenza hanno diverse reazioni al fuoco. Esistono dunque diverse tipologie di pitture e vernici intumescenti, adatte al materiale sul quale si ha intenzione di applicarle. C'è la** pittura intumescente per acciaio**, adatta per strutture interne ed esterne; esiste la vernice intumescente per legno, un materiale che ha una reazione al fuoco diversa rispetto all’acciaio. Infine c'è anche la pittura intumescente per cemento o calcestruzzo. Un aspetto che non va trascurato è lo spessore della piitura/vernice che varia a seconda della resistenza al fuoco da raggiungere, e la tipologia di supporto oggetto di trattamento.